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ASCOLTANDO PLATINUM - La recensione di Roberta Pandolfi

30 April 21 di Roberta Pandolfi

Aimez-vous Schumann? Le piace Schumann?
Se a rispondere fosse Enrico Dindo, sarebbe senza dubbio un sì pronunciato a pieni polmoni.
Martedì 27 Aprile, per la stagione Colors 2021, abbiamo assistito ad uno di quei preziosi momenti in cui un grande artista suona il suo cavallo di battaglia con l'ardore e la freschezza della prima assoluta, che ad occhio e croce risale almeno a 25 anni fa.
L'esecuzione del concerto per violoncello e orchestra di Robert Schumann (proposto nella versione per orchestra d'archi) è così intensa e sincera che non ammette distrazioni da parte dell'ascoltatore, il quale non può che godere dello splendido regalo di Enrico Dindo.
L'amore per Schumann che traspira dal violoncello del Maestro, delinea i contorni di un affresco musicale che ricorda immediatamente il platino, metallo musicale protagonista di questa serata: altissimo livello tecnico ed espressivo, solidità, carisma, caratura internazionale, sono queste le caratteristiche che contraddistinguono un artista che non delude mai.
Sul palco Enrico Dindo firma, con uno slancio che non sembra affievolirsi negli anni, il rinnovo di cittadinanza per il Parnaso, somma altura delle meraviglie musicali.
E cosa potrebbe avere ancora da dire al pubblico un capolavoro stra eseguito come la Serenata per archi op. 22 di Antonin Dvořák?
Ancora tantissimo, se rivive tramite l'ammirevole direzione di Enrico Dindo!
Una boccata di aria fresca capace di donare all'orchestra una luce inaspettata. La parola d'ordine di questa esecuzione è Calore. Il suo gesto essenziale e centrato riempie di affetto le note della Serenata, che completa il concerto facendo brillare la musica come il più nobile dei metalli.
Puro platino per una serata di grande bellezza.

In collaborazione con la Scuola di Specializzazione post laurea in Beni Musicali dell’Accademia di Musica di Pinerolo.

 

 

 

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