Comunicati Stampa

pdf

24 ottobre 2023

OFT PARFUM - Comunicato Stampa

L'essenza dell'Orchestra Filarmonica di Torino è racchiusa nel concerto inaugurale OFT Parfum, che martedì 24 ottobre apre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la Stagione Profumi 2023-24.
L'Orchestra, diretta da Giampaolo Pretto, che di OFT è anche direttore musicale, eseguirà le musiche di due grandi compositori, Schumann con Ouverture, Scherzo e Finale, e Beethoven con la Quinta Sinfonia. Un brano famosissimo, e uno di più raro ascolto, per rappresentare le due anime che contraddistinguono da sempre la programmazione di OFT. Due brani che raccontano inoltre l'evoluzione del genere sinfonico nell'arco della prima metà dell'ottocento.

L'irrequieto e romantico Schumann è il protagonista della prima parte del programma. Compositore geniale e fecondo, Robert scrisse Ouverture, Scherzo e Finale in mi maggiore per orchestra op. 52 nel 1841.
A ispirarlo in questa composizione per orchestra fu l'espressività potente e magnetica che riconosceva in Beethoven. Così, dopo aver incredibilmente scritto in un solo mese la Sinfonia n. 1 Primavera, facendola eseguire a Lipsia il 31 marzo, Schumann iniziò pochi giorni dopo a dedicarsi a Ouverture, Scherzo e Finale. E se inizialmente, l'Ouverture avrebbe dovuto costituire un brano a sé, il compositore decise poi di ampliarlo con i due movimenti successivi, regalando così al pubblico questo originale capolavoro. Eseguita la prima volta quello stesso anno, la partitura venne rimaneggiata in seguito, prima di essere pubblicata definitivamente nel 1846 come op. 52.
La sua portata innovativa è nel tentativo, riuscito, di Schumann di plasmare il genere sinfonico secondo lo spirito romantico del tempo. Una rimodulazione che spinge lo stesso autore a optare per un titolo che richiama i singoli movimenti perché, nel suo complesso, il brano non trova riflesso in nessuno dei generi tradizionali.

La seconda parte del concerto ha invece protagonista la celeberrima Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, colui che tanto contribuì all'immaginario romantico del conterraneo Schumann. Le quattro note introduttive della Quinta Sinfonia sono forse l'attacco più noto della storia della musica, così straordinariamente efficaci da essere diventate pop ed essere riutilizzate in una molteplicità di opere, in particolare cinematografiche, per rafforzare con la musica la tensione del momento.
Composta fra il 1807 e l'inizio del 1808 (ma i primi studi risalgono al 1804), la Quinta fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien, in una serata musicale che non ebbe particolare successo. Il tempo ha però reso giustizia a questa sinfonia, che è tra le più amate di ogni epoca.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 24 ottobre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 23 ottobre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 22 ottobre, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di vedere i musicisti al lavoro: la domenica mattina mentre studiano e si esercitano con il direttore “costruendo” il concerto nota dopo nota, il lunedì mentre eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale. Non è raro, in particolare a Più SpazioQuattro, vedere tra il pubblico studenti, appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano, famiglie con bambini.

pdf

13 ottobre 2023

DUEL - Comunicato stampa

Musica, parole e maschere. Sono al centro di DUEL, la nuova produzione di teatro musicale di OFT Orchestra Filarmonica di Torino che, a partire da venerdì 13 ottobre e fino al 7 dicembre, sarà in scena a Torino e provincia.

Nello spettacolo DUEL si raccontano le diverse anime della musica, dalla classica al pop, attraverso l'incontro tra percorsi, passioni e desideri, rappresentati dai due musicisti in scena, un violoncellista e una clarinettista. Grazie all’utilizzo delle maschere, i due artisti diventano anche attori, portando per mano lo spettatore nella storia della musica con battute fulminanti, riflessioni semi-serie, esecuzioni di brani di repertorio e di altri scritti appositamente. Mondi lontani che sul palco trovano una sintesi, grazie anche ai protagonisti che mettono in scena prima di tutto la loro umanità, con i propri limiti e i propri talenti.

Lo spettacolo DUEL, vincitore del bando “Circoscrizioni, che spettacolo... dal vivo!” della Città di Torino, gode del sostegno del Ministero della Cultura e della Città di Torino, nonché del supporto organizzativo della Rete delle Case del Quartiere. DUEL andrà infatti in scena in diverse Case del Quartiere torinesi e presso i Comuni di Strambino e Nichelino, le cui amministrazioni patrocinano l'iniziativa. Lo spettacolo sarà inoltre proposto in più occasioni a beneficio delle scuole del territorio.

SINOSSI DELLO SPETTACOLO
Ottone, anziano ed impacciato professore di violoncello, incontra in una sala prove Viola, giovane e sognante clarinettista: entrambi sono stati scritturati per un concerto, di cui devono preparare il programma. Il professore vuole eseguire Bach, e solo Bach, mentre Viola desidererebbe esplorare universi musicali diversi. Trovare un equilibrio che soddisfi entrambi non è semplice, ma – aiutati dalla presenza di Miriam, esuberante custode – Ottone e Viola scopriranno l'uno il mondo dell’altra, fino a non poterne più fare a meno.

A dare corpo, e musica, sul palcoscenico ai due protagonisti sono Selene Framarin, al clarinetto e clarinetto basso, e Lorenzo Montanaro, al violoncello.
Matteo Destro è alla regia e drammaturgia. Francesco Mo è autore delle musiche originali e degli arrangiamenti.

Durante lo spettacolo, oltre ai brani originali e agli arrangiamenti composti da Francesco Mo, si ascolteranno estratti musicali di Bach, Beethoven, Ravel, Fauré, Hindemith, Gershwin, Piazzolla.

pdf

05 settembre 2023

PROFUMI - LA NUOVA STAGIONE 2023-24 DI OFT

La proposta concertistica della Stagione 2023-24 dell'Orchestra Filarmonica di Torino splende attraverso le emozioni e i ricordi evocati dalle fragranze olfattive. È un gioco di rimandi quello che propone OFT, frutto del lavoro del team artistico formato dal presidente e direttore artistico Michele Mo, dal direttore musicale Giampaolo Pretto e dal segretario generale Gabriele Montanaro.

«Se nella scorsa stagione – illustra Michele Mo – ci eravamo ispirati al mondo affascinante dell'alchimia, quest'anno faremo vivere al nostro pubblico una esperienza che unisce la musica alle sensazioni evocate dai profumi. A ispirarci è stata l'analogia nel processo creativo, nonché l’affinità tra le emozioni che musica e profumi suscitano: la similarità del lavoro di bottega che sta dietro alla costruzione di un concerto rimanda a quello che permette di definire e combinare le sfumature di ogni essenza. I concerti richiamano quindi le sette famiglie di profumi che Eugène Rimmel, profumiere del XIX secolo, utilizzò per dare un nome alle sensazioni olfattive. Ogni concerto è un tuffo nel meraviglioso archivio sensoriale della vita, dove il ricordo di una fragranza, così come le note di un brano, riportano a sensazioni ed esperienze vissute».

Artefici di questo viaggio tra musica e profumi saranno il direttore Giampaolo Pretto e Sergio Lamberto, maestro concertatore degli Archi, insieme ai solisti Marco Rizzi, Emanuele Arciuli, Federico Mondelci, Sébastian Jacot, Andrea Cellacchi. Grazie alla loro passione e al loro talento si entrerà in un laboratorio da cui – tra note di testa, di cuore e di fondo – si sprigioneranno emozioni ricche di energia, delicatezza, sensualità, innovazione.

A completare il percorso, un ottavo concerto – OFT Parfum –, che coincide con l'inaugurazione della Stagione, e che rappresenta l'essenza stessa dell'Orchestra Filarmonica di Torino.

E poiché, come sostiene Marcel Proust, “ognuno ha la sua madeleine”, l'Orchestra Filarmonica di Torino ha voluto giocare anche con l’intelligenza artificiale, affidandole il compito di generare le immagini a corredo della stagione. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale” – sapientemente guidato dal grafico di OFT, la cui creatività e professionalità rimane unica e insostituibile –, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto. Il risultato è un nuovo e strepitoso libretto da collezionare.

PROFUMI 2023-24: LA NUOVA STAGIONE
Ad aprire la Stagione martedì 24 ottobre 2023 sarà Giampaolo Pretto, direttore musicale dell’OFT, con il concerto «OFT Parfum». Protagonisti due grandi compositori, Schumann con Ouverture, Scherzo e Finale, e Beethoven con la Quinta Sinfonia. Un brano famosissimo, e uno di più raro ascolto, per rappresentare le due anime che contraddistinguono da sempre la programmazione di OFT.

Martedì 21 novembre 2023 gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino, guidati da Sergio Lamberto, il maestro concertatore che da anni ne è imprescindibile riferimento, si confronteranno in «Chypre», con un programma che spazia da Rachmaninov a Frederick Delius, fino a Respighi e Robert Fuchs, pensato per metterne in luce talento ed espressività.

Martedì 23 gennaio 2024 gli Archi e Sergio Lamberto saranno sul palco con Marco Rizzi, violino solista dalla carriera internazionale e da sempre vicino ad OFT. In «Cuoio» un interessante brano di Karl Amadeus Hartmann e una trascrizione di un Concerto di Johann Sebastian Bach ne metteranno in evidenza la poliedricità, insieme alla Serenata per archi di Elgar.

Martedì 13 febbraio 2024, in «Oriente», l'Orchestra, il direttore Giampaolo Pretto e il pianista Emanuele Arciuli, considerato tra i massimi interpreti della musica del XX e XXI secolo, proporranno i Canti della stagione alta per pianoforte di Ildebrando Pizzetti, le Danze di Galánta di Kodály e una prima esecuzione assoluta affidata alla compositrice turca Fösun Köksal, vincitrice della sezione musica del Mario Merz Prize. Un ulteriore traguardo dunque nella vincente collaborazione tra OFT e Fondazione Merz, già consolidata negli anni e che nel 2024 vedrà ulteriori momenti di programmazione.

Martedì 12 marzo 2024 gli Archi, con Lamberto e il solista Federico Mondelci, caposcuola del sassofono classico in Italia, condurranno il pubblico tra le note racchiuse nel programma di «Agrumi», da Rachmaninov a Glazunov fino a Piazzolla, con brani originali e trascrizioni che esalteranno tutte le possibilità timbriche ed espressive dello strumento. A completamento del programma, una prima esecuzione assoluta della giovane compositrice Marilena Licata.

In «Fougère», in calendario martedì 23 aprile 2024, gli Archi e Lamberto tornano invece sul palco con il solista Sébastian Jacot, primo flauto dei Berliner Philharmoniker. Jacot, in particolare, eseguirà il meraviglioso Concerto in sol maggiore di Carl Philipp Emanuel Bach. Nella seconda metà del programma, gli archi proporranno la Serenata di Carl Reinecke, un brano insieme brillante e lirico, in cui l’orchestra d’archi potrà far emergere tutte le proprie peculiarità.

Martedì 21 maggio 2024, il concerto «Legno» è un omaggio all'essenza stessa degli strumenti coinvolti. Sotto la guida di Sergio Lamberto e con il fagottista Andrea Cellacchi, prima parte del Royal Concertgebouw di Amsterdam, gli Archi suoneranno una selezione di concerti di Vivaldi, accanto alla Ciranda Das Sete Notas di Heitor Villa-Lobos e all'Adagio e fuga in do minore di Wolfgang Amadeus Mozart.

Giampaolo Pretto e l'Orchestra Filarmonica di Torino chiuderanno infine la Stagione Profumi martedì 4 giugno 2024 con il concerto «Fiori», inno alla bellezza dirompente della natura con il Trittico Botticelliano e Gli uccelli di Ottorino Respighi e la Sinfonia n. 92 Oxford di Haydn.

GLI APPUNTAMENTI
L’organizzazione degli appuntamenti è quella consueta, con il concerto del martedì sera in Conservatorio, la prova generale del lunedì pomeriggio al Teatro Vittoria - ad eccezione dei mesi di maggio e di giugno in cui non è prevista - e la prova di lavoro della domenica mattina a Più SpazioQuattro.
Per la Stagione Profumi vengono proposte diverse formule di abbonamento. Una offre la possibilità di abbonarsi all'intera Stagione concertistica, due formule prevedono invece quattro concerti ciascuna: un abbonamento per i concerti da ottobre 2023 a febbraio 2024 e uno per quelli da marzo a giugno 2024.
Numerose le riduzioni sia per l'acquisto degli abbonamenti sia dei biglietti singoli. Si segnala in particolare quella rivolta agli under 35, che vede biglietti a partire da 8 euro.
Gli abbonamenti in rinnovo sono disponibili dal 6 settembre, i nuovi abbonamenti possono essere sottoscritti dal 26 settembre, e i biglietti singoli potranno essere acquistati dal 17 ottobre.

INTORNO AI NOSTRI CONCERTI
Le collaborazioni con diverse realtà, che spaziano in vari settori culturali, rendono ancora più intensa la proposta concertistica di OFT.
Come per le scorse Stagioni, ogni concerto in Conservatorio sarà aperto dalla lettura di un micro racconto, scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura dei testi è a cura dell’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e dell’Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino

Il sabato precedente il concerto i tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – proporranno a rotazione visite guidate al proprio patrimonio museale ispirate dai concerti della nostra Stagione concertistica. L’iniziativa, alla sesta edizione, è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei con la collaborazione di Theatrum Sabaudiae.

Verranno infine riproposte le guide all'ascolto di “Leggere la Classica”, al Circolo dei lettori di Torino, per scoprire brani e compositori protagonisti dei concerti insieme ai direttori e solisti che ne sono interpreti.

IL PROGETTO OFT LAB
Il progetto OFT Lab, nato nel 2022 per coinvolgere e valorizzare i giovani musicisti, prosegue anche nella Stagione 2023-24, in linea con la missione che da sempre l’Orchestra Filarmonica di Torino porta avanti con passione.
Alcuni giovanissimi talenti fanno parte dell’orchestra con regolarità e lavorano fianco a fianco con musicisti di caratura nazionale e internazionale, in uno scambio continuo tra esperienza ed entusiasmo.
I musicisti selezionati per il progetto OFT Lab nel 2023 sono Fabrizio Berto, Lucia Caputo, Gaia Forlani (violini), Bruno Crinò e Martino Maina (violoncelli), Michele Benzonelli (contrabbasso), Niccolò Susanna (flauto), Stefano Fracchia (corno), Mattia Gallo (tromba). A loro si aggiungono il musicologo Francesco Cristiani e il grafico Gabriele Mo.
I giovani musicisti condividono con OFT un percorso formativo di approfondimento sulle tematiche più rilevanti nell’ambito dello spettacolo dal vivo, per prepararsi alle grandi sfide legate alla professione ed al proprio percorso artistico.
Non solo: anche quest’anno alcuni dei ragazzi di OFT Lab saranno protagonisti di una rassegna di quattro concerti di musica da camera che si terrà, nell’arco del mese di novembre (venerdì 3, venerdì 10, venerdì 17 e venerdì 24, sempre alle ore 21) a Più SpazioQuattro, la “casa” di questa iniziativa.
E per rafforzare lo spirito di OFT Lab, che guarda al futuro rendendolo protagonista nel presente, OFT ospiterà un quartetto di giovanissimi studenti in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, che eseguirà il 10 novembre brani di Haydn e Schumann.
Venerdì 3 novembre il violinista Fabrizio Berto, accompagnato dal pianista Michele Nurchis, proporrà musiche di Elgar e Franck. Venerdì 17 novembre Martino Maina al violoncello e Chiara Biagioli al pianoforte eseguiranno musiche di Schumann, Beethoven e Brahms.
Venerdì 24 novembre Niccolò Susanna al flauto, con Giorgia Delorenzi al pianoforte, presenteranno un repertorio con brani di Bach, Rietz e Taffanel.

I SOSTENITORI DI OFT
L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino. L’Orchestra Filarmonica di Torino opera con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo che nell’ambito della missione Sviluppare Competenze dell’Obiettivo Cultura, mira a sostenere iniziative tese a supportare giovani artisti e creativi nella costruzione della propria professionalità e nell’avvio dei percorsi di carriera. L’OFT, che gode del patrocinio della Città Metropolitana di Torino, è inoltre sostenuta dalla Fondazione CRT, che da trent’anni supporta il sistema culturale del territorio e incoraggia la formazione dei giovani, e da Fondazione Passadore 1888. Sono sponsor di OFT, tra gli altri, Lavazza e Studio Torta di Torino.

pdf

09 maggio 2023

ORO - Comunicato Stampa

Mozart e Beethoven, una coppia d'oro per un concerto che brilla come il più prezioso tra i metalli. I due compositori rappresentano infatti il fuoco, la volontà e la creatività che rimandano all'elemento alchemico al quale OFT dedica l'appuntamento concertistico di maggio.
I due concerti per pianoforte e orchestra verranno eseguiti dall'Orchestra Filarmonica di Torino al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino martedì 9 maggio alle ore 21. Sul palco, per l'occasione, accanto a Sergio Lamberto, storica spalla di OFT e maestro concertatore, il solista Gabriele Carcano. Il musicista torinese è tra i pianisti italiani più affermati della sua generazione. Con un palmarès di numerosi premi vinti ed una carriera che spazia dal recitals ai concerti con orchestra alla musica da camera, Carcano suona in tutto il mondo e, come racconta, è a volte lui stesso sorpreso che «partendo dalla provincia di Torino si possano raggiungere così tanti luoghi, trovandosi a casa in ognuno una volta seduto allo strumento».

Il programma aprirà con un brano che brilla come l'oro. È il Concerto n. 27 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra K. 595, ultimato da Mozart nel 1791, nella piena maturità del compositore. Mozart riesce infatti a racchiudere fluidità, scorrevolezza e scelte stilistiche ricercate in questo brano che sembra essere stato eseguito per la prima volta in un momento conviviale, durante quelle esibizioni musicali con più autori ed esecutori che venivano chiamate accademie.

Di Beethoven verrà invece eseguito il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 19. Scritto sempre sul finire del Settecento, il concerto venne in seguito rielaborato dal grande compositore tedesco in un paio di occasioni. Pur risentendo in qualche modo dell'influenza imposta da Mozart, il Concerto n. 2 ha una spiccata originalità, figlia anche della giovinezza del suo autore, che esalta il ruolo del pianoforte, tra invenzioni luminose e passaggi di grande delicatezza. Il brano, non a caso, venne eseguito per la prima volta nel 1795 al Burgtheater di Vienna, con Antonio Salieri nel ruolo di direttore d'orchestra e lo stesso Ludwig in quello di solista al piano, primo quindi a cimentarsi in pubblico con i virtuosismi che rendono questo concerto un capolavoro nel suo genere.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 9 maggio, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), è prevista la prova di lavoro di domenica 7 maggio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto e la prova di lavoro della domenica mattina, in particolare, è una occasione unica per vedere i musicisti mettere a punto il concerto.
Questo mese non è invece prevista la prova generale aperta al pubblico.

pdf

06 giugno 2023

FERRO - Comunicato Stampa

La Stagione Alchimie, che nell'arco di una stagione ha esplorato in musica il potere della trasformazione, si chiude martedì 6 giugno alle ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, con un concerto dedicato al Ferro, l'elemento che più porta con se i caratteri dell'azione, della realizzazione e del dinamismo. A renderlo tangibile, tra note e spartiti, l'Orchestra Filarmonica di Torino, diretta dal maestro Giampaolo Pretto, e il solista Kevin Spagnolo al clarinetto. Vincitore del primo premio del prestigioso concorso di Ginevra nel 2018 a soli 22 anni, Spagnolo è considerato uno dei più giovani e talentuosi artisti della sua generazione. Già vincitore di molti altri concorsi nazionali ed internazionali, dal 2019 è Primo Clarinetto della Swedish Chamber Orchestra.

Ad aprire il concerto la celebre Ouverture Coriolano op. 62 di Ludwig van Beethoven, che il compositore scrisse come intermezzo per l'omonima tragedia del 1804 del poeta e drammaturgo austriaco Heinrich Joseph von Collin. Beethoven la concepì come un componimento con una sua autonomia, mutuando in musica l'intensità violenta dei sentimenti e delle azioni, con una forza drammatica che sin dal poderoso attacco introduce al tema rappresentato.

Il brano successivo, il Concerto n. 1 in fa minore per clarinetto e orchestra op. 73 del romantico Carl Maria von Weber. Fu scritto dopo che Weber conobbe Heinrich Baermann, un virtuoso del clarinetto che aveva la possibilità di suonare uno strumento più moderno rispetto a coloro che lo avevano preceduto. Il Concerto esalta le caratteristiche del nuovo strumento ed è uno dei brani più celebri per clarinetto solista, in equilibrio perfetto tra scelte tecniche, stilistiche e la capacità melodica di Weber.

A chiudere la Sinfonia n. 1 in do maggiore di Georges Bizet, che il compositore francese scrisse a soli 17 anni mentre studiava al Conservatorio di Parigi con il compositore Charles Gounod, dal quale fu ispirato. Forse per questo, o perché considerata un lavoro troppo scolastico, Bizet non la volle mai eseguire mentre era in vita e ne fu casualmente ritrovata la partitura solo nel 1933 negli archivi della biblioteca del Conservatorio. Nel 1935 venne finalmente eseguita, riscuotendo grande apprezzamento per la raffinatezza e la maturità compositiva, e da allora è entrata a pieno titolo nel repertorio romantico.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 6 giugno, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 5 giugno, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 4 giugno, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.

pdf

18 aprile 2023

STAGNO - Comunicato Stampa

Compositori romantici che hanno attraversato l'Ottocento, Max Bruch e Pëtr Il’ič Čajkovskij incarnano quei sentimenti di crescita, espansione, passione a cui si richiama lo stagno, l'elemento alchemico noto per la sua duttilità ed al quale è dedicato il concerto di aprile di OFT.

A portare le musiche di questi due grandi autori martedì 18 aprile, alle ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino sarà l'Orchestra Filarmonica di Torino diretta dal maestro Giampaolo Pretto. Sul palco, come solista, Luka Faulisi, violinista francese italo-serbo che, ad appena vent'anni, è tra i più promettenti della sua generazione. Di Faulisi, il cui suono è stato definito “da un milione di dollari”, è appena stato pubblicato per la Sony Classical International l'album di debutto “Aria”. Impegnato con concerti in vari Paesi, quello con OFT di aprile è anche il debutto su un palco italiano.

I due autori in programma hanno avuto, nel tempo, sorti ben diverse. Su Max Bruch, musicista tedesco vissuto tra il 1838 e il 1920, è sceso l'oblio, tranne che per il Concerto n. 1 in sol minore per violino e orchestra op. 26, brano molto amato dai violinisti poiché si inserisce in quel filone che assegna a questo strumento un ruolo di grande virtuosismo e romanticismo. Il Concerto di Bruch, in questo, mantiene le promesse, creando presupposto per il violino solista e l'orchestra di un dialogo vivace e appassionato, che si snoda in un finale dai toni folk popolari, retaggio della moda dell'epoca ma che conserva tutt'oggi una nota allegra e accattivante.

La fama di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893) si è invece conservata intatta nei decenni. Tra le opere da lui composte, la Sinfonia n. 2 in do minore op. 17 risale al 1872. All'epoca, il compositore si trovava in vacanza con la famiglia della sorella Aleksandra a Kamjanka, in Ucraina. Il soggiorno influì sul testo, che rimanda alla musica folk locale. In particolare, l'ultimo movimento, brioso e ritmato, richiama espressamente il tema della canzone popolare ucraina «La gru». Per questo, in seguito, il brano venne soprannominato «Piccola russia». Eseguita con successo per la prima volta l'anno successivo sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein, la Sinfonia venne in seguito più volte rivista, secondo la consuetudine di Čajkovskij di rimettere mano ai suoi lavori.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 18 aprile, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 17 aprile, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 16 aprile, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.

pdf

14 marzo 2023

ARGENTO - Comunicato Stampa

Un concerto scintillante per annunciare l'arrivo della primavera: martedì 14 marzo, alle ore 21 sul palco del Conservatorio Verdi di Torino, l'Orchestra Filarmonica di Torino presenta in «Argento» un programma che si ispira al sogno, alla chiarezza, all'intuizione, sensazioni che alchemicamente si ricollegano a questo elemento così prezioso.
I musicisti dell'OFT, diretta per l'occasione da Alessandro Cadario, tra i giovani direttori d’orchestra italiani più conosciuti e amati da pubblico e critica, proporranno musiche di Rossini, Campogrande e Poulenc.
Cuore del concerto è l'esecuzione della Sinfonia n. 2 Un mondo nuovo di Nicola Campogrande. Il notissimo compositore ha scritto questo brano nella prima metà del 2022, dedicandolo all’Europa in tempi di guerra.
«Come uomo e come musicista – dice Campogrande – in questi tempi di guerra mi sentivo impotente. Avevo la percezione di non riuscire ad arginare, nella mia mente, il dramma che viviamo collettivamente. Fino a che non mi sono detto: un compositore ha la sensibilità e i mezzi per riflettere artisticamente su quanto sta accadendo; e ha il dovere morale di guardare avanti. È stato così che, lo scorso aprile, è nata l’idea di scrivere la mia Sinfonia n. 2 “Un mondo nuovo”: volevo provare a dare una risposta musicale all’angoscia che attraversa in questi mesi il nostro continente e che sembra mettere a rischio la civiltà millenaria che abbiamo prodotto, custodito e rinnovato per secoli. Mi è sembrato importante farlo subito, immediatamente, senza aspettare la riflessione, la sedimentazione, i tempi lunghi della Storia. Il che ha comportato una qualche dose di coraggio, forse persino di spavalderia; ma, a confortarmi, c’è stata la consapevolezza, fin dal primo giorno, che non ero solo, perché “fratelli musicisti” da molti paesi del mondo (Spagna, Francia, Germania, Polonia, Lituania, Usa, Italia) hanno da subito condiviso lo spirito e il senso del progetto, sostenendomi e spingendomi a procedere. Così, nel volgere di un mese e mezzo, la partitura era finita. Per far sì che la mia idea fosse chiara, evidente, ho chiesto al mio librettista Piero Bodrato di inventare un testo per l’ultimo movimento: desideravo che la voce di un mezzosoprano cantasse la nostra umanità, cantasse la bellezza, il respiro, la vita. E lui ha scritto parole meravigliose, che celebrano il gesto stesso del cantare come attività umana, comune a ogni popolo, a ogni civiltà, e capace di far esistere anche ciò che sino a un istante prima non esisteva. Per questo abbiamo poi scelto l’espressione “Un mondo nuovo” da far comparire nel titolo della partitura: le nostre sono infatti parole di fiducia in un mondo oggi attraversato dalla paura, parole per un mondo nuovo, nel quale vogliamo pensare di vivere, un mondo che la musica, ancora una volta, ci promette».

A dare voce a questo mondo nuovo, a distanza di un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, sarà la mezzosoprano di origini tedesche Stefanie Irányi.

Ad aprire e a chiudere il concerto «Argento» si aggiungono due popolarissimi brani. Il primo è la brillante Sinfonia (Ouverture) da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, una delle opere più amate e ancor oggi universalmente rappresentate del grande compositore pesarese. Il secondo la Sinfonietta di Francis Poulenc, scritta nel 1947 su commissione della BBC. La composizione, ricca di ritmi di danza, è l'unica opera sinfonica del compositore francese, di cui conserva freschezza e leggerezza.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI
Accanto al concerto di martedì 14 marzo, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), è prevista la prova di lavoro di domenica 12 marzo, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. La prova di lavoro della domenica mattina è, in particolare, una occasione unica per vedere i musicisti mettere a punto il concerto.
Questo mese non è invece prevista la prova generale aperta al pubblico.

pdf

07 febbraio 2023

PIOMBO - Comunicato Stampa

Cosa unisce il genio di Čajkovskij a quello di Grieg? Controllo, maturazione, responsabilità. Caratteristiche che richiamano la potenza del piombo, materiale forte e durevole, come sempiterna è la musica di questi due grandi compositori a cui rende omaggio il concerto di febbraio degli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto.

Martedì 7 febbraio, sul palco del Conservatorio Verdi di Torino, anche il violoncellista Ettore Pagano, chiamato a confrontarsi con alcune delle più belle pagine scritte per questo strumento.

Pagano, che appena ventenne si è già ampiamente affermato nel panorama non solo nazionale ed è uno dei talenti riconosciuti della sua generazione, sarà in particolare il protagonista della prima metà del concerto, dedicata alla produzione solistica per violoncello di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Del celeberrimo compositore russo del periodo tardo-romantico, vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, verranno eseguiti tre brani. Il primo, l'Andante cantabile op. 11, è la trascrizione per violoncello e orchestra d'archi che lo stesso compositore fece del movimento centrale del suo Primo Quartetto op. 11, che tanta fama gli aveva regalato.
A seguire, la versione per violoncello e archi del Pezzo capriccioso op. 62, eseguito per la prima volta nel 1889 a Mosca. Un brano che assegna al violoncello un ruolo che incanta e per ottenere il quale il compositore avvertiva lo stesso esecutore di «Non cambiare il tempo» all'inizio della seconda parte.
A concludere questa incursione nel mondo russo sarà la versione, per questo strumento e archi, delle Variazioni su un tema rococò op. 33, che il compositore scrisse pensando al violoncellista Fitzenhagen, virtuoso Konzertmeister della Società musicale imperiale russa e professore al Conservatorio di Mosca. Le Variazioni si ispirano alla poetica del Settecento e all'esempio mozartiano, che Čajkovskij tanto ammirava. Il risultato è un brano dove armonia e fantasia si intrecciano in un gioco frizzante a favore di solista.

La seconda parte del concerto, che vedrà protagonisti assoluti gli Archi di OFT, è invece dedicata a Edvard Grieg. Coevo di Čajkovskij, il compositore norvegese è un altro grande tardo romantico che portò nella sua musica la freschezza della tradizione popolare nordica, ben rappresentata dal Quartetto n. 1 in sol minore op. 27.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI

Accanto al concerto di martedì 7 febbraio, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 6 febbraio, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 5 febbraio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.

pdf

17 gennaio 2023

MERCURIO - Comunicato Stampa

Intelligenza, agilità, apprendimento: sono tre caratteristiche che si accostano al volubile Mercurio. Guidati da questo elemento, gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino e il maestro concertatore Sergio Lamberto aprono il nuovo anno martedì 17 gennaio con il concerto Mercurio, nel segno del barocco.

Il genere ha superato lo scoglio dei secoli grazie anche ad autori come Federico Mario Sardelli, del quale verrà proposto in “Mercurio” il Concerto per due violette: «esperimenti – scrive il critico musicale Stefano Catucci – da cui si viene riportati verso il processo creativo di Vivaldi, chiarendo il rapporto tra uno sfondo – la storia, il mestiere, le condizioni materiali – e un’innovazione, fra l’abituale e l’inedito».

Durante la serata di Antonio Vivaldi verranno eseguite l'Ouverture da L’Olimpiade RV 725, il Concerto grosso op. 3 n. 11 in re minore RV 565, l'Ouverture da Il Giustino RV 717 e il Concerto op. 3 n. 10 in si minore per 4 violini e violoncello RV 580. Brani di grande brillantezza espositiva per viaggiare nel tempo accompagnati dalla maestria del Prete Rosso, come il compositore era comunemente ribattezzato per gli studi ecclesiastici e la capigliatura rosso fuoco, e che esprimono come Vivaldi concepisse la sua musica collocandosi in una sfera armonica, la tonalità, che rappresentava per lui un’intera modalità del pensare.

A chiudere la serata, il Concerto grosso op. 6 n. 11 in la maggiore HWV 329 di Georg Friedrich Händel, per un confronto diretto tra due autori molto amati della scena barocca.

Solisti nel Concerto per 4 violini e violoncello di Vivaldi e nel Concerto per due violette di Sardelli saranno alcuni dei giovani musicisti che fanno del progetto OFT Lab. L'Orchestra Filarmonica di Torino ha infatti selezionato alcuni giovani talenti inserendoli in un percorso formativo e di crescita, che li vede, tra le varie iniziative, far parte dell'Orchestra con regolarità lavorando fianco a fianco con musicisti di caratura nazionale e internazionale, in uno scambio continuo tra esperienza ed entusiasmo.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI

Accanto al concerto di martedì 17 gennaio, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 16 gennaio, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 15 gennaio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).

L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.

pdf

29 novembre 2022

RAME - Comunicato Stampa

È una serata interamente dedicata agli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino quella di martedì 29 novembre. Guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, gli Archi esploreranno territori musicali dove si svelano affetto, bellezza e sensibilità, creando sempre nuove alchimie.

Ad aprire il concerto un brano che riassume questi sentimenti. L'Elegia per orchestra d'archi di Pëtr Il’ič Čajkovskij venne commissionata al compositore nel 1884, per celebrare i cinquant’anni di carriera dell'attore e regista russo Ivan Samarin, al lavoro in quegli anni all'Evgenij Onegìn. Un lavoro a cui Čajkovskij si dedicò con entusiasmo, componendolo in soli quatto giorni. Quando sei anni dopo Samarin morì, questa pagina così poetica divenne la perfetta elegia in sua memoria.

E' invece un'opera giovanile, ma non per questo acerba, la Serenata in mi bemolle maggiore per archi di Ermanno Wolf-Ferrari. Il compositore la scrisse nel 1892, appena diciassettenne, ma resta una delle sue composizioni più amate, con quelle gioiosità, vivacità ed irrequietezza che solo l'adolescenza può regalare.

La Romanza op. 42 di Jean Sibelius venne invece scritta dal celebre compositore finlandese quando aveva poco meno di 40 anni, nel 1904, e riassume in musica l'amore del compositore per la moglie Aino, con la quale si era da poco trasferito in quella che sarebbe stata la loro dimora del cuore per la vita: Ainola, la casa vicino al lago Tuusula.

Chiude il concerto la Suite di Leoš Janáček, scritta nel 1877, primo lavoro orchestrale del compositore cecoslovacco. All'epoca, Janáček aveva ventitré anni e non aveva ancora ultimato gli studi musicali. Ma anche in questo caso, il lavoro giovanile racchiude già in sé eleganza e talento compositivo, uniti a un tocco di romanticismo e poesia che il lirismo degli Archi esalta.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI

Accanto al concerto di martedì 29 novembre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 28 novembre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 27 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.

pdf

04 novembre 2022

OFT LAB - COMUNICATO STAMPA

Far crescere sogni e talenti caratterizza, da sempre, l'Orchestra Filarmonica di Torino. Questa attenzione nei confronti dei giovani musicisti, è nel DNA di OFT che, a partire da quest'anno la concretizza in modo ancora più esplicito nel progetto OFT Lab.

Durante la Stagione Alchimie 2022-2023 alcuni giovanissimi talenti faranno parte dell'Orchestra con regolarità e avranno l’occasione di lavorare fianco a fianco con musicisti di caratura nazionale e internazionale, in uno scambio continuo tra esperienza ed entusiasmo.

Fabrizio Berto (violino), Lucia Caputo (violino), Stefano Fracchia (corno), Rebecca Innocenti (violino), Giorgia Lenzo (viola), Martino Maina (violoncello), Niccolò Ricciardo (tromba), Niccolò Susanna (flauto) saranno inoltre i protagonisti della rassegna di musica da camera che si terrà nel mese di novembre 2022 a Più SpazioQuattro, in via Saccarelli 18 a Torino, “casa” di questa iniziativa. Tutto, dall’organizzazione delle prove alla concertazione dei brani, è affidato alla capacità e al talento delle ragazze e dei ragazzi, pronti ad emozionare con programmi sorprendenti.

Infine, questi giovani musicisti saranno accompagnati in un percorso di approfondimento sulle tematiche più rilevanti nell’ambito dello spettacolo dal vivo, durante il quale potranno confrontarsi sulle sfide legate al proprio percorso artistico. Informazioni e accorgimenti che possono essere utili anche ai giovani che, pur svolgendo altre professioni o attività, siano interessati alle perfoming arts. Per questo, gli incontri, gratuiti e fino ad esaurimento dei posti a sedere, sono aperti a tutti, in qualità di uditori.

OFT Lab, che vede anche la collaborazione dei giovani Francesco Cristiani, musicologo al quale sono affidati I testi critici che accompagnano la rassegna di musica da camera, e Gabriele Mo, responsabile della grafica del progetto, proseguirà nei prossimi anni con diverse iniziative.

«Il percorso di formazione dei giovani professionisti della musica – spiega il direttore artistico e presidente di OFT Michele Mo – rimane spesso sconosciuto: tra gli anni di studio in Conservatorio e l’acquisizione di una posizione stabile in un Ente musicale, vi sono invece anni di perfezionamento, approfondimento, acquisizione di esperienze che solo sul campo possono trovare fondamento. OFT, oltre a sostenere da sempre l’inserimento dei giovani tra le file dell’orchestra, ha deciso questa volta di rendere il loro ruolo ancor più evidente, rendendo anche ragione del loro impegno e dei loro grandi sacrifici. Con ognuno dei talenti che abbiamo selezionato per OFT Lab, abbiamo instaurato in questi mesi un rapporto schietto, sincero, di condivisione di idee e competenze, che è alla base del percorso che proponiamo».

pdf

25 ottobre 2022

PIETRA FILOSOFALE - COMUNICATO STAMPA

Martedì 25 ottobre, ad aprire la Stagione Alchimie 2022-2023, che ci invita a scoprire in musica le sfaccettature del nostro tempo, sarà Giampaolo Pretto, direttore musicale dell’OFT, con un concerto dedicato alla “Pietra filosofale”.

Simbolo di buon auspicio, la pietra filosofale da sempre è fonte di ricerca e suggestione e si lega, attraverso un percorso di conoscenza, ai concetti di natura, trasformazione ed evoluzione. Temi musicalmente declinati nelle tre pastorali scritte da tre celebri compositori: Igor Stravinskij, Arthur Honegger e Ludwig van Beethoven.

Igor Stravinskij compose la sua Pastorale nell'estate del 1907, pensandola inizialmente per soprano e pianoforte e dedicandola a Nadežda, figlia del suo maestro Nikolaj Rimskij-Korsakov, famosa per la splendida voce. Brano molto amato da Stravinskij, che la trascrisse in diverse versioni, la sua Pastorale racconta in musica un tempo agreste e sereno, che rispecchia il clima disteso che accompagnò il compositore nella scrittura.

È un lieve e delicato decadentismo quello che invece ispirò nella composizione Arthur Honegger, che compose la sua Pastorale d'été nel 1920 ispirato da alcuni versi del grande poeta ottocentesco Arthur Rimbaud.

A chiudere il concerto sarà infine la celebre Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 di Beethoven, che il grande compositore scrisse tra il 1807 e 1808 durante i lunghi periodi trascorsi in campagna. Fu questo contesto a spingerlo a ribattezzarla Pastorale. Beethoven amava moltissimo il contatto con la natura e i ritmi della vita campestre, che lo allietavano e gli regalavano una serenità che pervade la sinfonia, articolata in cinque movimenti che rispecchiano le diverse ispirazioni che il contesto agreste offrì a Beethoven.

Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

GLI APPUNTAMENTI CONCERTISTICI

Accanto al concerto di martedì 25 ottobre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 24 ottobre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 23 ottobre, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).

L'Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l'ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l'esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.