Nati in seno alla formazione principale, gli
Archi dell’Orchestra Filarmonica guidati dal maestro concertatore
Sergio Lamberto hanno da tempo ottenuto una meritata autonomia, raggiungendo un livello tecnico ed espressivo che li colloca a ragione tra le migliori compagini a livello nazionale. Il loro repertorio spazia dal barocco – che affrontano unendo rigore filologico e partecipazione emotiva – alla musica del presente. Nelle ultime stagioni sono stati dedicatari ed esecutori di numerose prime assolute e prime esecuzioni nazionali, con brani di Leo Hurley, Francesco Antonioni, Andrea Rebaudengo,
Stefano Pierini, Fabrizio Festa, David del Puerto, Chen Yi, Sally Beamish. Sono spesso protagonisti di ardite sfide musicali e di trascrizioni che, pur mantenendo inalterato il fascino delle composizioni originali scritte per formazioni cameristiche o per grande orchestra, sanno mettere in luce tratti nascosti e strutture compositive talvolta trascurate (da
Verklärte Nacht di Schönberg ai
Quadri da un’esposizione di Musorgskij, dal Concerto per violino e orchestra op. 129 di Schumann al Quartetto “Serioso” di Beethoven).
Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica hanno inoltre dimostrato una spiccata duttilità nell’accompagnare solisti quali Anna Kravtchenko,
Giampaolo Pretto, Chloë Hanslip, Leticia Moreno, Liza Ferschtman, Mihaela Martin, David Geringas, Isabelle van Keulen, Robert Cohen, Filipp Kopachevsky, Filippo Gamba, Emanuele Arciuli, Enrico Bronzi, Simonide Braconi, Giuseppe Albanese, Andrea Rebaudengo, Philippe Graffin,
Ula Ulijona Zebriunaite, Ivano Battiston, Francesca Dego,
Francesca Leonardi, Suyoen Kim, Gilad Harel, Alexander Chaushian, Vincent Beer-Demander, Paolo Grazia, Ronald Brautigam,
Martina Filjak,
Mario Stefano Pietrodarchi.