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ASCOLTANDO ICE BLUE - La recensione di Roberta Pandolfi

08 March 21 di Roberta Pandolfi

Ice Blue, terzo concerto della Stagione Colors 2021, disponibile per l'ascolto sul canale Youtube dell'OFT (la prémiere si è tenuta lo scorso 2 marzo), si apre con Camilla Bassetti a dare voce al testo di Lorenzo Montanaro, che immagina due personaggi a confronto. Una pattinatrice dalla fluente coda di cavallo che volteggia morbida, Bach, e un uomo che a confronto si muove invece goffo e spigoloso, Stravinskij. Se dapprima vi è un po' di diffidenza, Stravinskij sceglie infine di unirsi alle danze. Pattinando insieme a Bach, i due tessono il loro contrappunto su uno specchio specchio d'acqua ghiacciato, che sotto la crosta brulica di vita pulsante.

Il programma si apre con tre Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach: il n.1 fa maggiore BWV 1046, il n.3 sol maggiore BWV 1048 e il n.5 sol maggiore BWV 1050, per concludersi con il Concerto in mi bemolle maggiore Dumbarton Oaks di Igor Stravinskij, che da questi lavori ha tratto ispirazione.

Il Concerto Brandeburghese n.1 in fa maggiore ben si addice al testo creativo appena ascoltato e sembra descrivere perfettamente l'animo del giovane che osserva la ragazza dalla lunga coda di cavallo mentre volteggia leggera, ma resta qui in un tempo d'attesa, come se dovesse prendersi il tempo necessario per decifrare le sue emozioni alla sua vista, cercando di capire se lo specchio d'acqua ghiacciato possa prima reggere lei e poi ospitarli entrambi.

Ma è con i Concerti n.3 e 5 che finalmente ci sentiamo a casa. Ormai divenuti celeberrimi anche presso i non frequentatori del repertorio bachiano, ci regalano proprio quel senso di fiducia che sta cercando il giovane "Stravinskij" a bordo lago per trovare il coraggio di fare il suo ingresso in scena. Paola Poncet al clavicembalo, attiva nei maggiori ensemble di musica antica europei, ha un approccio alla tastiera davvero elettrizzante, che catalizza magneticamente l'attenzione su di lei. Le sue frasi, condotte sempre con maestria alla meta espressiva, sono attraversate da un soffio vitale di grande freschezza. Il Concerto n.5 che con la sua cadenza obbligata mette definitivamente in netta evidenza il valore assoluto di questa strumentista, da spazio anche Gianpaolo Pretto, direttore e flauto solista, e a Sergio Lamberto, violino solista e maestro concertatore. Il concerto n.5 è un vivo esempio di come con la scelta di un programma sia possibile, pur essendo in numero ristretto per cause di forza maggiore, valorizzare al meglio la professionalità di due colonne portanti dell'attività di OFT, quali Lamberto e Pretto. Interessante è il netto cambio di gestualità da parte di Pretto nel passaggio di direzione da un autore all'altro.

Un fluido e volteggiante Bach lascia posto ad un netto e puntuto Stravinskij che con prudenza si affaccia sullo specchio d'acqua, ma che nell'ultimo movimento Con Moto sembra finalmente aver compiuto la fusione con suo lontano fratello per una singolare e affascinante danza su ghiaccio.

In collaborazione con la Scuola di Specializzazione post laurea in Beni Musicali dell’Accademia di Musica di Pinerolo.

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